CAI – SEZIONE DI FERMO


Una storia ha sempre un inizio e come spesso accade gli ingredienti che compongono un “buon inizio” sono sempre due : l’ Amicizia e la Passione.
Negli anni ’50 un gruppo di ragazzi prendevano il trenino che partiva alle ore 6 da Fermo             nell’ allora stazione denominata di Santa Lucia , percorrendo tutti i paesini della Valtenna facendo diverse fermate.

L’ arrivo era previsto in Amandola alle ore 8.

Proseguivano a piedi per 10 km fino al bivio di Montefortino per poi arrivare verso le ore 10 al Santuario della Madonna dell’ Ambro dove iniziavano le escursioni.

Arrivano gli anni ’60 e diversi turisti iniziano a frequentare la zona.

Valeriano Chioma era uno di quei ragazzi che prendevano il trenino e negli anni ’60 gestiva la Pensione Trattoria Casa Bianca.

Insieme al suo gruppo di amici (Alberto Cipolletti, Mario Pizzarullo, Sandro Casarola, Raffaele Giardini, Evasio Tizi) accompagnava qualche turista che alloggiava presso la sua pensione a fare delle passeggiate sui Monti Sibillini per vedere il Lago di Pilato e il Monte Sibilla, raccontando le leggende legate a quei luoghi.

Durante una di queste escursioni una famiglia di Milano che trascorreva qui le vacanze chiese a quei ragazzi se facessero parte del CAI.

I ragazzi risposero che a Fermo non esisteva in quel periodo questa associazione.

Quella domanda fu “la scintilla “ che fece muovere i primi passi per presentare la domanda alla Sede Centrale per ottenere il riconoscimento di una Sezione Cai nella città di Fermo.

Il 4 settembre del 1966 il Club Alpino Italiano nel cuore delle Alpi, nel massiccio del Monte Bianco, nella riunione del Consiglio Centrale tenutasi presso il Rifugio Torino a 3.375 m slm, in comune di Courmayeur, autorizza la costituzione della Sezione di Fermo.

Con la delibera del Consiglio Centrale prontamente comunicata al Presidente di fatto del Comitato dei Soci promotori, Valeriano Chioma, si concretizza il sogno di un gruppo di giovani di fondare e Ri-costituire una Sezione del Club Alpino Italiano a Fermo. (la Sezione di Fermo si costituì infatti la prima volta nel 1928 ed operò fino al peirodo prima della guerra; per questo motivo sul nostro gagliardetto troverete scritto “Sezione di Fermo, fondata nel 1928 e ricostituita nel 1967”).

Questo sogno fu reso possibile grazie al sostegno importante della cittadinanza; furono infatti 104 le persone che il 5 maggio del 1966 sottoscrissero la domanda di costituzione della Sezione di Fermo. Gli stessi promotori si ritrovarono prontamente il 24 ottobre del 1966 per la prima assemblea, ospitati dalla Società Operaia di Fermo presso la loro sede in via Pompeo Strabone dove si apre il tesseramento per l’anno 1967.

Inizia così quel bellissimo intreccio di vite, di contributi volontari di tante donne e uomini che hanno reso oggi la Sezione di Fermo una tra le più importanti Sezioni del Club Alpino Italiano nelle Marche.

Il CAI è un’Associazione Ecologista e numerose sono state le battaglie condotte nell’impegno ambientale per la difesa e la promozione degli Appennini già negli anni ’60.

A questo riguardo vogliamo ricordare i Past Presidents Gaetano Pirone e Vincenzo Antonelli , due Soci prestigiosi e sensibili al tema Ambientale che con competenza si sono impegnati nel diffondere un turismo sostenibile in Montagna secondo i pricipi del CAI.

Con il tempo la Sezione si arricchisce ulteriormente di Soci che ricoprono diversi ruoli:

Accompagnatori di Alpinismo Giovanile che coinvolgono alla montagna i ragazzi in età scolare.

Accompagnatori di Escursionismo , Istruttori di Alpinismo e Sci alpinismo, di Ciclo Escursionismo, Operatori di Speleologia e Cavità Artificiali che hanno condotto e pubblicato studi e Operatori di Tutela dell’Ambiente Montano e Comitato Scientifico.

Queste figure sono ricoperte dai nostri Soci che con corsi specifici si sono preparati ad operare nei diversi settori mettendo a disposizione il loro tempo e le loro competenze a titolo gratuito come volontari.

Ecco perchè ci piace dire : “Il CAI regala sempre grandi Emozioni…”, proprio per ricordare lo spirito di gratuità e volontariato che muove la nostra associazione nel promuovere le esperienze e le emozioni che la Montagna vissuta in tanti modi può donare ad ognuno di noi.

Oggi saranno cambiati i tempi , ma le escursioni che continuiamo a fare con il nostro pranzo al sacco sono ora come all’ora animati da quelli che sono stati gli ingredienti del nostro buon inizio: Amicizia e Passione.